Il polline, raccolto dalle api sui fiori, è l’elemento maschile di questi. Si presenta a pallottoline di diversi colori dal bianco, al nero, ma le più frequenti sono gialle. Ha un sapore proprio, al quale ci si abitua. Come la pappa reale, il polline è un alimento di una ricchezza senza pari in natura, ed è in più un alimento completo. All’analisi il polline presenta: circa il 3-4% di sostanze ancora oggi indeterminate. Circa il 30% di glucidi. Circa il 40-45% di aminoacidi. Circa il 20% di proteine. Inoltre i dottori Chauvin e Lenormand vi hanno scoperto un potere antibiotico e un fattore di crescita. Se ponderiamo i risultati di molte analisi del polline pubblicate in una ventina d’anni dai diversi ricercatori, constatiamo che l’acido pantotenico e le vitamine contenute nel polline sono in quantità inferiori a quelle contenute nella pappa reale. Se esaminiamo gli aminoacidi, cioè le sostanze azotate tanto preziose all’organismo, le troviamo nel polline in grandissima varietà. Sono noti i bisogni quotidiani che l’organismo ha di questi essenziali elementi vitali, che l’evoluzione dell’alimentazione moderna disgraziatamente elimina sempre di più, distruggendoli con il pretesto di purificare, di migliorare, di presentare abbelliti i migliori prodotti che la natura ci dispensa. Possiamo concludere che quando si tratta di rinvigorimento fisico, il polline, anche se meno provvisto di vitamine rispetto alla pappa reale, si dimostra tuttavia, in generale, efficace come quella e spesso superiore.

Come consumarlo: diciamo che ci sono due modi per prendere il polline: consumarlo allo stato naturale in pallottole, oppure consumarlo con sostanze adatte, marmellata, miele o yogurt. La razione di polline consigliable è di 5-10 grammi al giorno, (un cucchiaino da caffè) e per un’azione d’urto 20 grammi al giorno. Il momento più favorevole per l’assunzione è la mattina a digiuno prima di colazione. Soffre la luce, tenerlo sempre al buio nella scatola.

Vaso da 80 g.